In questa foto, Mariachiara è alle prese con l’analisi dell’e-commerce di un nostro cliente: attività di conversion rate optimisation
È facile capire come realizzare un sito ecommerce, ma non è altrettanto facile vendere online.
Non voglio scoraggiarti, ma realizzare un sito ecommerce è solo la punta dell’iceberg di una strategia per la vendita online. Proprio per questo vorrei darti alcune indicazioni per comprendere meglio come vendere online.
Le vendite online stanno crescendo vertiginosamente: anche grazie al lockdown vissuto a Marzo 2020, c’è stata un’accelerazione sull’utilizzo di ecommerce da parte delle persone e, di conseguenza, sulla realizzazione siti ecommerce. Di fronte alle incertezze, l’ecommerce sembra l’unica via di salvezza: “Se voglio continuare a vendere, devo capire come realizzare un sito ecommerce”.
Aspetta però, sei sicuro di conoscere il vero punto di partenza di una strategia di ecommerce? L’ecommerce è un touchpoint, e in quanto tale è l’ultimo punto di contatto con le persone nel processo di acquisto. Considerarlo come primo canale sarebbe come ribaltare il funnel marketing, è come realizzare una casa partendo dal tetto. E le fondamenta?

Tieni bene a mente questo imbuto e rimettilo nella giusta posizione! Ti indicherà subito le varie fasi del processo di acquisto e capirai immediatamente da dove devi partire: awareness.

AWARENESS
Nella fase di awareness si instaura una prima relazione con le persone ed è un primo elemento che fa da gancio. “Mi serve?” “Mi piace?” “Fa per me?” “Potrebbe essermi utile?”: se la persona che è entrata in contatto con te risponde positivamente a queste domande, è la volta buona per costruirci un rapporto di fiducia, di modo che sia poi, successivamente, disposta a comprare da te.
Questa fase puoi sorpassarla se l’intento è quello di vendere ai tuoi clienti. In tal caso immagino (spero) avrai già un database dei tuoi clienti affinché tu possa dirgli che oggi vendi anche online.
Che tu sia in fase di startup o stia cercando di trasferire i tuoi clienti da offline a online, è importante che tu capisca esattamente quali necessità ti proponi di soddisfare e come il tuo prodotto può differenziarsi da quelli dei tuoi competitor.
PROPOSTA DI VALORE DIFFERENZIANTE
Un altro elemento imprescindibile online risponde alla domanda: “Perché le persone dovrebbero voler comprare da me?”.
Il business online è ancora più liquido, pensa anche solo al settore fashion: un brand compete con altri brand, ma anche con competitor indiretti quali ad esempio modelle che rivendono i loro capi. I concorrenti sono ovunque e il mercato si sta parcellizzando costantemente. Diventa quindi determinante chiedersi “Qual è l’elemento differenziante che mi rende diverso dagli altri?”.
Lo sai, online tutti hanno la possibilità di confrontarsi rapidamente con i concorrenti semplicemente cercando su Google. Poi c’è Amazon che vende di tutto, con tempi di consegna veloci e con spedizione gratuita.
COMMUNITY
Un terzo elemento viene di conseguenza. Entrare in contatto con le persone giuste e avere una proposta di valore differenziante ti permette di creare una community che si trasforma in clienti automatici. Ecco perché il mio consiglio è sempre di partire dallo sviluppo di una brand strategy che sia in grado di aiutarti a definire chiaramente la tua proposta di valore differenziante, una proposta commerciale coerente e a creare relazioni con i tuoi clienti.
Una community genera riprova sociale e le recensioni dei clienti possono essere un boost incredibile per le tue vendite: una ricerca condotta da Spiegel ha messo in evidenza come la probabilità di acquisto per un prodotto con cinque recensioni aumenti addirittura del 270% rispetto alla probabilità di acquisto di un prodotto senza recensioni.
Inoltre, i feedback diretti possono permetterti di capire se il tuo prodotto funziona: puoi interagire con le tue personas sui social network, tramite newsletter, inviando sondaggi via e-mail al termine dell’acquisto per verificare la soddisfazione rispetto al prodotto, etc… Ti assicuro che questo consolida la relazione tra brand e clienti e permette di diventare un punto di riferimento nel mercato.
IL TUO TEMPO
Il quarto elemento, forse quello che può più “smuovere” la tua attività, è l’investimento di tempo. Premessa: se hai tantissima grana da spendere, beh, spingiamo sull’acceleratore e investiamo a tutta sull’advertising, ma ricordati che molte aziende hanno fatto un patto con il diavolo con l’advertising. Investire nell’advertising vuol dire dover pagare per ogni cliente acquisito e senza una strategia di branding alla base non è possibile ottimizzare il costo acquisizione cliente.
Il vero investimento che devi essere disposto a fare riguarda il tuo tempo. Tempo per fare contenuti, tempo per costruire relazioni, tempo per sviluppare una strategia strutturata e coerente su tutti i tuoi canali.
LE RELAZIONI TRA BRAND E PERSONE GENERANO FIDUCIA. LA FIDUCIA È UN PREZZO CHE LE PERSONE SONO DISPOSTE A PAGARE E I BRAND NON SONO COSTRETTI A DOVER RIDURRE I PREZZI. NEL PREZZO C’È LA FIDUCIA CHE HANNO SAPUTO COSTRUIRE.
Pietro Fruzzetti
Non è necessario che tu proponga prezzi bassi e competitivi, anzi: chi ricerca il prezzo più basso è disposto a piegarsi al miglior offerente. Devi trovare la tua nicchia di mercato e mettere l’accento su come i tuoi prodotti siano unici, esclusivi, frutto di grande impegno, pensati proprio per i tuoi clienti e spiegare la tua autorevolezza a suon di contenuti.
TRE ESEMPI DI ECOMMERCE CHE FUNZIONA
Ti posso fare tre esempi in cui l’ecommerce ha funzionato perché parte integrante di un progetto di branding ben strutturato:
- Dottor Cucito: Federico si è posizionato sul mercato non rispetto alla semplice vendita offline su due negozi (Trento e Mantova), ma rispetto alla riparazione di macchine da cucire. Federico è il dottore per le macchine da cucire. Per un anno e mezzo, ha pubblicato tantissimi contenuti sui social senza avere ancora un sito ecommerce. Potrà sorprenderti, ma il suo ecommerce è stato lanciato proprio durante il lockdown ed ha funzionato proprio perché è nato su richiesta della sua community su Facebook.
- La ragazza dello Sputnik: da artigiana, Carla è diventata un fashion brand emergente costruendo il suo ecommerce sulla base delle relazioni che ha instaurato nel tempo con le persone. La sua community su Instagram la sta spingendo dove altri brand faticano ad arrivare. Tutto questo perché ha investito e ancora investe il suo tempo nel costruire relazioni attraverso il suo personal brand. Un investimento che ha dato frutti importanti considerando che il lancio della collezione SS2020 è avvenuta proprio durante il lockdown. Un lancio da +125% di entrate e +107% di transazioni.

- OmnitekStore: posizionato come ecommerce per stampanti tessere ed etichette nel periodo covid è riuscito a utilizzare la sua base di clientela per vendere prodotti alternativi come i DPI (dispositivi di protenzione individuale) tanto da diventare un punto di riferimento per affrontare al meglio la riapertura delle attività nel rispetto delle esigenze di sicurezza sanitaria nel post-lockdown.
Quindi, ascoltami bene: ragiona sulla base di quanto sei disposto a investire in termini di tempo e denaro e non puntare da subito sulla creazione ecommerce se il tuo prodotto non è ancora stato validato. Come parametro diciamo spesso che se spendi 20 nel tuo ecommerce, dovrai spendere 80 nella tua brand strategy. Ti hanno proposto un ecommerce a € 10.000, hai capacità di spesa per € 80.000 in strategia e contenuti?
Per questo, uno dei consigli che diamo sempre a chi deve partire è di farlo con Shopify come piattaforma per creare ecommerce. Troppi si sono bruciati con investimenti in ecommerce importanti senza aver mai sentito la notifica di paypal sul cellulare.

Sai, la suoneria di paypal fa all’incirca così: “dlin!”. Se vuoi che finalmente ti risuoni nella testa ti consigliamo di contattarci cliccando su questo link. I nostri consulenti e commerce non vedono l’ora di conoscere il tuo progetto!